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Linda Wagner-Martin è stata la prima studiosa a consultare i diari e la corrispondenza privata di Sylvia Plath, a sciogliere molti dei nodi di una vita breve e sofferta, proiettando una luce nuova sugli angoli più nascosti, sulle ombre più buie, sui momenti di vita che la grande poetessa americana teneva per sé, in "botti" di pudore, sofferenza e dolore. A cinquant'anni dal suicidio, avvenuto a febbraio 1963, Sylvia Plath è riconosciuta oggi come una delle poetesse più importanti del Novecento, la prima ad aver ricevuto il Premio Pulitzer dopo la morte. "La campana di vetro", suo unico romanzo, è diventato un classico della narrativa moderna. Si uccise a trent'anni infilando la testa nel forno a gas, dopo aver sigillato la porta della cucina per impedire che il monossido di carbonio arrivasse alla stanza dei figli. La sua fine tragica, secondo l'amico e critico Al Alvarez, fu "la risposta a un grido d'aiuto rimasto inascoltato". Malgrado il talento straripante, la Plath non riuscì mai a liberarsi da un'insicurezza che la accompagnava sin dall'infanzia e che fu alla base di continue crisi depressive. Questa biografia ricostruisce la sua storia, le origini, la famiglia, gli amori, gli episodi che hanno segnato la traiettoria umana della poetessa più tormentata d'America, la vita e l'arte di Sylvia Plath.